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Come definito dal Governo nel suo comunicato stampa ufficiale, stando al decreto approvato, che entrerà in vigore solo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco cosa prevede:

Finanziamento fino a 25.000 euro

I nostri centri estetici, per l'emergenza Covid-19, potranno richiedere finanziamento con garanzia al 100% dello Stato per un importo massimo di 25.000 euro, senza valutazione del merito di credito, con il rimborso in 6 anni e la prima rata da pagarsi non prima di 18/24 mesi, a tasso zero o 0,25 - 1% max (il tasso lo stanno decidendo). L'erogazione sul conto dovrebbe avvenire tre giorni dopo dalla richiesta.

Finanziamento da 25 fino a 800Mila euro
Per chi ha bisogno di più di 25.000 euro, può richiederne fino a 800.000 euro con garanzia al 90%, con valutazione del merito di credito, al 100% se intervengono anche i Confidi, il consorzio italiano che presta garanzie alle imprese proprio per facilitare l'accesso ai finanziamenti. L'importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall'azienda.

Quindi, questo vuol dire che non è vero che se un centro estetico fattura ad esempio 50.000 euro prende 12.500 euro, pari al 25% del fatturato, ma potrà prendere i 25.000 euro come tutti.

Ribadisco, il 25% sul fatturato del 2019 è solo per chi vuole prendere più di 25.000 euro.

Per avere questi finanziamenti ci si deve rivolgere in banca, non appena sarà pubblicato il decreto in gazzetta Ufficiale a breve, ma operativo per la prossima settimana ed il meccanismo sarà veloce ed automatico. La richiesta del finanziamento potrà essere effettuata fino al 31 dicembre 2020.

Sono ammessi al Fondo con copertura al 100%, e senza procedura di valutazione da parte del medesimo, i nuovi finanziamenti di durata massima di 6 anni a favore di pmi e piccoli professionisti, per un importo massimo di 25.000 euro. questo vale anche per le azienda di recente apertura.

Per chi ha posizioni di sofferenza con le banche, ovvero rate non pagate e segnalate alla Banca Centrale, potrebbero esserci dei problemi di erogazione.

Fonte: Confestetica